Lo scorso 14 gennaio è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DL 152/2021 del 6 novembre 2021 in merito a “Disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per la prevenzione di infiltrazioni mafiose” in cui si presenta un fondo di 600 milioni di euro ripartiti in 4 anni (fino al 31/12/2024) per interventi edilizi su strutture turistiche nazionali.
Nei primi articoli viene introdotto anche il cosiddetto “Superbonus Alberghi” che ha per beneficiari le imprese del settore turistico e prevede due forme d’incentivo:
1) Credito d’imposta fino all’80% delle spese ammissibili, utilizzabile solo in compensazione dall’anno successivo all’intervento e comunque entro il 31 dicembre 2025. È ammessa anche la cessione del credito d’imposta a soggetti terzi (banche ed altri intermediari finanziari);
2) Contributo a fondo perduto fino al 50% delle spese ammissibili, di massimo 40.000 € con possibile aumento fino a 100.000 € in condizioni d’impresa particolari (30.000 € se almeno il 15% dei lavori interessa la digitalizzazione ed innovazione tecnologica della struttura, 20.000 € per imprenditoria femminile o imprese costituite al 60% da giovani sotto i 35 anni, 10.000 € se i lavori si effettuano nelle regioni di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia o Sardegna). Il contributo viene erogato con bonifico bancario in un’unica soluzione a fine lavori, ma è possibile chiedere un anticipo fino al 30% del totale.
Il credito d’imposta e il contributo a fondo perduto sono cumulabili, purché non si superi il tetto massimo di spesa ammissibile per i vari interventi.
Non sono invece cumulabili con altri contributi, sovvenzioni e agevolazioni concesse per i medesimi lavori.
I beneficiari sono:alberghi, agriturismi, strutture ricettive all’aria aperta, imprese del comparto turistico-fieristico-congressuale, stabilimenti balneari, porti, parchi tematici inclusi quelli acquatici e faunistici.
I requisiti sono:
- le imprese devono essere iscritte al registro delle imprese,
- gestire un’attività ricettiva o turistica in immobili di proprietà o di terzi con regolare contratto di gestione,
- essere in regola con la normativa antimafia, sotto il profilo fiscale e con la verifica della regolarità contributiva (DURC).
Questi requisiti vanno mantenuti per 5 anni dopo l’erogazione dell’ultimo pagamento, pena il recupero degli incentivi.
Ogni impresa turistica può presentare una sola domanda di incentivo per una sola struttura oggetto di intervento.
- riqualificazione energetica (es. Ecobonus, tra cui la sostituzione di serramenti),
- manutenzione straordinaria, restauro e ristrutturazione edilizia,
- riqualificazione antisismica,
- abbattimento barriere architettoniche,
- realizzazione di piscine termali e relative attrezzature (solo per stabilimenti termali),
- opere di digitalizzazione ed innovazione tecnologica,
- pannelli fotovoltaici ed installazione di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici.
Sarà possibile avanzare la domanda online e caricare gli allegati richiesti a partire dalle ore 12:00 di lunedì 28 febbraio 2022 e fino al 30 marzo 2022 tramite la piattaforma di Invitalia al seguente link: https://www.invitalia.it/cosa-facciamo/rafforziamo-le-imprese/incentivi-imprese-turistiche-ifit
Dopo la verifica delle domande, entro 60 giorni dalla chiusura dello sportello prevista per il 30 marzo 2022, Invitalia pubblicherà la graduatoria delle richieste ricevute.